La mia opera è ispirata ai versetti 57 e 58 della Sura 25 àlFurqàn. Dal primo versetto dipinto - "Di: "Non vi chiedo ricompensa alcuna, ma solo che, chi vuole segua la Via che conduce al Signore." - emergono due mani nell'atto della preghiera. Le mani sono composte in calligrafia dalla frase "Allahu Akbar" (Dio è il più grande) e sono protese verso la scritta "Subhan Allah" (Gloria a Dio). Dalle mani escono una farfalla composta con la frase della Bismillah "Nel Nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso" e una seconda farfalla composta dal secondo versetto: "E poni la tua fiducia nel Vivente che non muore mai. GlorificaLo con la lode. Egli è sufficiente come conoscitore dei peccati dei suoi servi." (Versetto 58) Mi hanno colpito la bellezza e la profondità di questi versetti. Il primo per la grandezza del messaggio: “ma solo che, chi vuole segua la Via che conduce al Signore", che non impone nessuna costrizione nella fede, ma esorta al compimento di un atto sentito con il cuore, intimo, che deve essere una nostra scelta e che nessuno quindi può imporci. Nel secondo versetto c'è tutto quello che serve all'essere umano per vivere profondamente la sua fede: porre tutta la fiducia in Dio, glorificarLo, lodarLo e sapere che solo Lui è sufficiente a giudicarci. Questo ci insegna che nessuno può giudicare un altro essere umano o misurare l'intensità o la bontà della sua fede, solamente Dio è il conoscitore dei nostri cuori ed "Egli è sufficiente", come recita il versetto del Corano.
Shamira Minozzi