Questi sono i versetti trascritti nell'opera:
Nel Nome di Dio il Clemente il Misericordioso. Versetti dal 1 al 3 "Tà-ha. Noi non ti abbiamo fatto scendere il Corano per renderti infelice; è un richiamo per chi teme "versetto 8 " Dio, non altra divinità se non Lui. Suoi i nomi più belli"
Leggendo i bellissimi versetti della Sura 20 (Tà-Hà), il mio cuore mi ha suggerito subito questa immagine: un libro stilizzato aperto dalle cui pagine, che sembrano ali, scaturiscono 33 farfalle. Ogni farfalla è diversa ed è composta da 3 dei magnifici 99 nomi di Allah citati nel Sacro Corano. Sopra le farfalle e al libro, si staglia la scritta "Allah" da cui scaturiscono 5 raggi di luce che irradiano il libro esprimendone la natura ispirata; 5 raggi per ricordare anche che insieme alla rivelazione del Corano, sono stati stabiliti i 5 pilastri dell'Islam, i 5 obblighi fondamentali di ogni musulmano: primo pilastro è l'accettazione di Dio; secondo pilastro la preghiera quotidiana; terzo pilastro l'elemosina; quarto pilastro il digiuno nel mese di Ramadan e il quinto pilastro è il pellegrinaggio alla Mecca. L'insieme dell'opera vuole suggerire l'idea di un meraviglioso legame tra il Cielo e la terra, tra ciò che è divino e ciò che è terreno, dove l'uomo deve con saggezza sapersi destreggiare. Siamo fatti di carne e di spirito ed entrambi vanno nutriti per avere un sano equilibrio ed essere così in perfetta sintonia. Le farfalle in particolar modo simboleggiano la trascendenza, la bellezza e la natura. Esse vivono leggiadre tra cielo e terra in perfetto equilibrio... anche noi dovremmo fare così!”
Shamira Minozzi